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Parco Nazionale del Pollino

pino loricatoIl massiccio del Pollino fa parte dell’Appennino Meridionale esso è posto al confine tra le regioni della Calabria e della Basilicata.
Alcuni studiosi fanno derivare il suo nome dal latino Mons Apollineus, monte di Apollo dio del Sole e della Salute, poiché il massiccio offre grandi quantità  e varietà di erbe officinali e aromatiche regalando ai suoi visitatori nelle diverse stagioni dell’anno  profumi e colori inebrianti.
Le altre cime della catena appenninica Meridionale oltre al Pollino (2.248 m.)sono: Serra Dolcedorme (2.267 m), Serra del Prete (2.181 m), Serra delle Ciavole (2.130 m), Serra di Crispo (2.054 m), la Manfriana (1.981 m), Coppola di Paola (1.919 m), Monte Caramola (1.827 m), Timpone della Capanna (1.823 m), lo Sparviere (1.713 m).
Nel 1988 viene istituito il Parco Nazionale del Pollino, mentre la perimetrazione provvisoria così come le misure di salvaguardia sono del 1990. Fra il 1993 e 1994 s’insediano gli organismi amministrativi.
Il parco condiviso dalle provincie di Cosenza, Potenza e Matera  comprende  192 565 ettari di territorio protetto di cui 88 650 nel versante della Basilicata e 103 915 in quello della Calabria; 56 comuni: 32 in Calabria (provincia di Cosenza) e 24 in Basilicata (22 nella provincia di Potenza e 2 nella provincia di Matera) attualmente è il parco naturale più grande d'Italia.
A oggi il Parco Nazionale del Pollino è una delle aree protette di interesse nazionale più estese e più importanti in termini di biodiversità del territorio italiano. L’importanza di quest’area è stata confermata e riconosciuta dalla istituzione di una Zona di Protezione Speciale, area di alto interesse ambientale, naturalistico a carattere comunitario(direttiva comunitaria 79/409/CEE)
Fra la fitta vegetazione è un piacere osservare specie di piante rare e maestose come l'abete bianco, il faggio, l'acero di Lobelius, il pino nero nonché il Pino Loricato specie rarissima, che è possibile vedere solo qui e nei Balcani, divenuto per questo simbolo del Parco. La fauna, ricchissima di specie ormai in via d’estinzione in altre aree montuose, permette al visitatore di poter ammirare la maestosa aquila reale, il picchio nero, il gracchio corallino, il lanario, il capovaccaio, il nibbio reale, il gufo reale, il gufo comune, il corvo imperiale, il falco pellegrino, il driomio, il lupo appenninico e il gatto selvatico.
All’interno del parco è possibile praticare varie attività sportive come trekking, escursionismo, mountain bike, sci di fondo e rafting. Inoltre è la meta ideale per gli amanti dell’alpinismo e del torrentismo.


I comuni del territorio calabro: Acquaformosa, Aieta, Alessandria del Carretto, Belvedere Marittimo, Buonvicino, Castrovillari, Cerchiara di Calabria, Civita, Francavilla Marittima, Frascineto, Grisolia, Laino Borgo, Laino Castello, Lungro, Maierà, Morano Calabro, Mormanno, Mottafollone, Orsomarso, Papasidero, Plataci, Praia a Mare, San Basile, San Donato di Ninea, Sangineto, San Lorenzo Bellizzi, San Sosti, Sant'Agata di Esaro, Santa Domenica Talao, Saracena, Tortora, Verbicaro.
I comuni del territorio lucano: Calvera, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Castelsaraceno, Castronuovo di Sant'Andrea, Carbone, Cersosimo, Chiaromonte, Episcopia, Fardella, Francavilla in Sinni, Latronico, Lauria, Noepoli, Rotonda, San Costantino Albanese, San Giorgio Lucano, San Paolo Albanese, San Severino Lucano, Senise, Teana, Terranova di Pollino, Valsinni, Viggianello.

 

 Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Zone a Protezione Speciale (ZPS) nell’area Gal Pollino Sviluppo
Scheda pag. 69 PSLI comuni del parco Nazionale del Pollino.

 

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